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Ricorre il 19° anniversario dell’attentato a Nassiriya

Nassiriya

Il 12 novembre ricorre il 19° anniversario dell’attentato a Nassiriya avvenuto nel 2003 in Iraq contro il contingente italiano Operazione Antica Babilonia in missione di Pace. Fu una strage che causò anche la morte di molte vittime innocenti. Questo giorno, per volere parlamentare, coincide con l’istituzione della Giornata della memoria per i caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace”. 

L’attentato a Nassiriya

“Antica Babilonia” è il nome che fu dato alla missione con la quale l’Italia, a partire dal luglio del 2013, partecipò alla rinascita dell’Iraq nel periodo post Saddam Hussein. Durante una delle giornate dedicate alla missione, esattamente il 12 novembre 2003, alle ore 10:40 (in Italia, le 08:40), un camion cisterna carico di esplosivo si scagliò a grandissima velocità contro la base “Maestrale”. L’autocisterna esplose comunque dinnanzi l’ingresso della base e la devastante deflagrazione causò la morte di 28 persone, tra cui 19 italiani – 7 siciliani – 12 carabinieri, 5 uomini dell’Esercito e 2 civili.

Alcuni dei caduti a Nassiriya
Alcuni dei caduti a Nassiriya

Tra le vittime vi furono 12 Carabinieri, 5 Militari dell’esercito e 2 civili. Grazie alla prontezza dell’Appuntato dei Carabiniere di guardia,  Andrea Filippa, il quale bloccò gli attentatori si evitò una strage di dimensioni ben peggiori.

L’attentato di Nassirya colpì molti Italiani ed è ricordato come l’evento terroristico più sanguinoso.

I caduti a Nassiriya

Vogliamo omaggiare ancora oggi le vittime, celebrarli da eroi ricordando i loro nomi: Massimiliano Bruno, Giovanni Cavallaro, Giuseppe Coletta, Andrea Filippa, Enzo Fregosi, Daniele Ghione, Horacio Majorana, Ivan Ghitti, Domenico Intravaia, Filippo Merlino, Alfio Ragazzi,  Alfonso Trincone. Cinque quelli dell’Esercito: Massimo Ficuciello, Silvio Olla, Alessandro Carrisi, Emanuele Ferraro, Pietro Petrucci, che facevano da scorta ai civili Marco Beci ed al regista Stefano Rolla impegnati nella realizzazione di un documentario sui nostri soldati. Venti i feriti rientrati in Patria, tra i quali l’unica donna del contingente, il Maresciallo Marilena Iacobini.

I feretri vengono ospitati presso l’altare della Patria; i funerali di Stato vennero celebrati il 18, nella Basilica di San Paolo fuori le mura, a Roma, con grande partecipazione e commozione. Tutti gli Italiani hanno voluto rendere omaggio ai loro eroi che hanno sacrificato la propria vita.

La piazza dedicata a Biancavilla ai caduti di Nassiriya
La piazza dedicata a Biancavilla ai caduti di Nassiriya; foto di S. Portale

A Biancavilla l’omaggio al maresciallo Massimiliano Bruno

Il comune di Biancavilla commemora la strage di Nassiriya nello slargo realizzato sopra la grotta di Sberno, con una piccola piazzetta che omaggia i caduti, realizzata a pochi anni di distanza dall’attentato. Ogni anno, l’anniversario della strage viene ricordato con una cerimonia solenne che vede la presenza delle istituzioni civili e militari.

A perdere la vita furono anche il Maresciallo Aiutante Massimiliano Bruno, biologo in forza al Raggruppamento Investigazioni scientifiche (Racis) di Roma e l’Appuntato Horacio Majorana, catanese di 29 anni.

Fra le vittime della strage di Nassiriya anche il maresciallo Massimiliano Bruno che riposa nel cimitero di Biancavilla
Fra le vittime della strage di Nassiriya anche il maresciallo Massimiliano Bruno che riposa nel cimitero di Biancavilla; foto di S. Portale

La salma di Bruno, di origine bolognese, morto a 44 anni, riposa nel cimitero di Biancavilla, all’interno della Cappella comunale “Castro”, al terzo piano, per volere dei familiari, e soprattutto della moglie Giuseppina Longo, catanese, originaria di i S.M. di Licodia, poiché Massimiliano Bruno, negli anni novanta, aveva prestato servizio presso la stazione biancavillese. Ogni anno, il sindaco assieme alle altre istituzioni si reca all’interno della cappella per deporre un omaggio sulla tomba del carabiniere eroe.

Giusy Longo a Civitavecchia, città dove risiedeva con l’ex marito, aveva costituito anche una fondazione e si è battuta assieme agli altri familiare delle vittime affinché fosse loro assegnata la medaglia d’oro. Il Comune di Bologna, città originaria di Bruno, ha allestito qualche anno fa una mostra con gli scatti realizzati proprio da Bruno che ritraggono la difficile situazione in Iraq. L’esposizione ha ricevuto l’alto patronato della Presidenza della Repubblica e il patrocinio dei Presidenti della Camera del Senato.

Un dovere ricordare sempre questi eroi che hanno sacrificato la loro vita per aiutare concretamente il prossimo

Ricorre il 19° anniversario dell’attentato a Nassiriya ultima modifica: 2022-11-12T08:00:00+01:00 da SABRINA PORTALE

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