Il 25 aprile, ricorrenza che celebra la liberazione dell’Italia dal nazifascismo, è tradizionalmente festeggiato dai biancavillesi con la gita fuori porta che coincide con la “scampagnata” solitamente fatta presso le case di villeggiatura nella zona dalle vigne .
La scampagnata del 25 aprile
Dopo quella tradizionale del lunedì di Pasquetta, la festa più attesa per celebrare la Primavera e godersi una giornata al sole e all’aria aperta è quella del 25 aprile.
Tutti i biancavillesi, seguendo un’antica tradizione, si preparano per vivere una giornata all’insegna del buon cibo, della spensieratezza e della convivialità. I cittadini di Biancavilla, sono soliti andare in campagna, assieme ad amici e parenti, allestendo grigliate e preparando tavolate. Alcuni si dirigono nelle case di villeggiatura delle vigne, che si animano di odori, rumori tipici del periodo estivo. Altri, che magari non amano la campagna scelgono il mare, o i tour nelle città d’arte.
Le tradizioni
Fra le tradizioni che appartengono ai preparativi della scampagnata tipica del 25 aprile sicuramente c’è l’allestimento della lista della spesa, i cibi da consumare, la divisione dei compiti, degli strumenti da portare per l’arrusti e mangia! Al barbecue si metteranno gli uomini, armati di carbone e spiritu (alcol)!
Ecco tradizionalmente cosa si consuma: carne di maiale ( soprattutto le costate), suino, vitello, di cavallo, pollo, hamburger, braciole, salsiccia tradizionale o condita, cipuddata, stigghioli, l’immancabile salamarigghiu (olio, aceto e origano) per condire, teglia di pasta al forno, o alla Norma, insalata di riso, melanzane, peperoni, carciofi rigorosamente arrostiti, patate fritte e al forno, zucchine, insalate di arancia e finocchi, accanto a quelle con lattuga, radicchio e pomodori. Il tutto accompagnato da vino rosso locale , “di casa”, birra, liquori e preparati in casa come quelli alle erbe, al limone, usati come digestivi alternativi al caffè.
Immancabili i dolci: u’ scumuni è il re incontrastato, accompagnato dalle colombe e dalle uova di Pasqua avanzate, dalle crostate, dai tiramisù.
Le attività
Dopo l’abbuffata, fra le attività tradizionali che si fanno in campagna vi sono: le passeggiate in bicicletta, in direzione Etna, le passeggiate a piedi per smaltire il pranzo, le partite a calcio o a pallavolo, igiochi a carte e giochi da tavola, e l’immancabile karaoke.
La tradizione della scampagnata, quasi con le stesse modalità, si ripete anche nei giorni festivi del 1 maggio e del 2 giugno.
Fonte foto copertina : pixaby