Oggi vi parliamo dei colori delle piante che animano l’Estate siciliana. Come in primavera, anche in estate si colora tutto di bianco, delle mille sfumature del rosso, del viola, del giallo, dell’arancione dando vita a uno spettacolo per gli occhi!
Zagara, bouganville e le altre piante e fiori
Chiunque prenda una cartolina o si rechi in vacanza a vedere città e località turistiche noterà la presenza costante di alberi e fiori che abbelliscono il paesaggio siciliano o fanno capolino dalle terrazze o balconi delle abitazioni cittadine, di campagna e al mare. Anche dunque le case di villeggiatura si riempiono di piante!
Le specie di piante maggiormente diffuse anche nel territorio di Biancavilla sono la zagara delle piante degli aranci, la bouganville, la pomelia, la jakaranda, gli oleandri, i gelsomini, i gerani, le surfinie, le vinche assieme ad altri fiori ed erbe di campo come il cappero.
E’ un tripudio di colori che rendono l’estate ancora più bella!
La zagara
Proprio la zagara, che quest’anno è fiorita tardivamente fra maggio e giugno, ha abbellito fino a poche settimane fa gli agrumeti che molti biancavillesi possiedono in varie zone della città e non solo. A maggio, mese per eccellenza delle spose, i fiori profumatissimi vengono usati nei mazzi e nelle decorazioni assieme ad altre specie floreali (soprattutto il bergamotto). Sono fiori dal profumo agrumato, intenso e dal significato profondo. Oltre ad essere utilizzati a scopo ornamentale, si prestano ad usi cosmetici, fitoterapici e culinari grazie alle loro numerose proprietà. Si trova spesso come pianta ornamentale su giardini e terrazzi, ed è simile a quella di cedro, bergamotto e limone. E’ indicata per tenere lontane anche le zanzare. Dalla zagara si ricava un’acqua profumata e un olio essenziale.
La zagara è uno dei fiori che simboleggia la nostra Sicilia in tutto il mondo. Il nome zagara ha origini arabe e deriva da zahara, che significa “sfavillare di bianco”, e da zahr, cioè “fiore”.
Fiorisce fra le foglie e rende gli alberi pregni e rigogliosi; attira le api che produrranno un particolar tipo di miele. C’è anche chi ha ideato un particolare coctail.
Gli agrumeti posti ai piedi dell’Etna sono pervasi dal dolce profumo della zagara. Un fiore dalla bellezza estetica e olfattiva unico al mondo e che rappresenta l’essenza stessa della tradizione siciliana.
La leggenda sulla zagara
I protagonisti di una delle tante leggende sulla zagara sono un re spagnolo e una fanciulla, che gli diede in dono un albero d’arancio. Dopo averlo fatto piantare nel giardino reale, il re ne divenne molto possessivo, tanto da non volerlo condividere con nessuno. Un uomo, un ambasciatore precisamente, riuscì tuttavia a corrompere il giardiniere che gli procurò un rametto. Il giardiniere usò quel denaro per creare la dote alla figlia e farla sposare. La ragazza trovò subito un marito e si adornò i capelli con quei fiori di zagara nel giorno delle nozze. Ecco perché la zagara è simbolo di femminilità, unione, fedeltà ma anche di buon auspicio di fertilità e prosperità per la coppia.
Per una donna siciliana la zagara rappresenta il forte legame con la sua terra.
Si racconta anche che, in un’isola, abitata dalle figlie di Atlante vi fosse un giardino con un albero da frutto meraviglioso, custodito segretamente dalle semidee e dalla Notte, donato da Gea a Zeus per le sue nozze. Questo albero era l’arancio dai meravigliosi fiori e frutti.
Scrittori, poeti pittori, cantanti l’hanno celebrata nelle loro opere.
La pomelia e il gelsomino
La pomelia, Plumeria o anche “Frangipani” è un fiore esotico che è diventato anche il simbolo della nostra Isola. Giunta in Europa fin dalla metà del “700 per mano degli inglesi, si è poi diffusa soprattutto nelle zone con il clima più mite. In Sicilia arrivò a Palermo, all’interno dell’Orto Botanico.
Ne esistono diverse specie e colori dissimili anche nella forma e grandezza dei fiori. Anch’essa viene considerata di buon auspicio. Proprio l’odore e i colori di questa pianta ornamentale conquistano. Si unisce per l’origine tropicale all’Ibiscus e bouganville. I suoi fiori sono emblema di semplicità, bellezza, amicizia e pace.
Si trova sui balconi oltre ad essere reperibile soprattutto lungo le varie zone costiere della Sicilia. A Biancavilla è ancora abbastanza rara.
Il nome scientifico ufficiale, plumeria, deriva da Charles Plumier, il botanico francese che per primo ha studiato la flora tropicale durante i viaggi nei paesi caraibici al servizio del re di Francia.
La denominazione frangipani, invece, è legata alla figura di Marquis Frangipani, che inventò un profumo spruzzato sui guanti prima di scoprire la plumeria.
Il profumo dei suoi fiori ha poi ricordato l’essenza del profumiere. La pianta fiorisce a partire dal mese di maggio proseguendo la fioritura per il tutto periodo estivo. I fiori sono grandi e decorativi, riuniti in grappolo come le infiorescenze dell’oleandro. I colori possono variare dal bianco al giallo, passando per il rosso e il rosa.
Il gelsomino
E’ una pianta rampicante originaria della Cina; dell’Asia occidentale e dell’India settentrionale e fu importato in Europa intorno al 1500 dagli Spagnoli. Una leggenda narra anche che a portare il gelsomino in Italia fu Cosimo I De’ Medici.
Il nome “gelsomino” sembra avere origine persiana (yasamin): si tratta di una pianta sempreverde caratterizzata da foglie opposte – formate ciascuna da 5-7 foglioline – e da piccoli fiori bianchi profumatissimi.
La pianta cresce anche in modo spontaneo e fiorisce nei mesi caldi, da luglio a settembre in particolare. Ad ogni modo, il gelsomino è in grado di sopportare anche temperature molto rigide. La fioritura di questa specie è estiva, ma si protrae fino all’autunno.
Il suo fiore viene spesso utilizzato come simbolo di amore divino, indica affetto ed attaccamento, l’amabilità e del candore d’animo.
Esiste anche la variante gialla, molto rara da vedere in Sicilia e nella nostra zona.
Anche dal gelsomino si ricava un’acqua profumata usata da sempre dalle nonne, prodotti cosmetici e omeopatici. Il gelsomino è legato al profumo delle notti estive.
La Bouganville
Un’altra pianta molto diffusa è il bouganville; essa è originaria del Sud America, ma è diffusissima nell’area del Mediterraneo. Occupa balconi, giardini con pergolati, tralicci, decora muri di cinta, cancelli e strade urbane ed extraurbane.
È considerata, infatti, simbolo di passione e benvenuto. Per questo motivo la si trova in tanti ingressi, siano essi di abitazioni o di altro tipo. In questo modo rende omaggio agli ospiti dandogli un caloroso benvenuto! Si crede che regalare una pianta di bouganville sia buon augurio per scacciare la malasorte e i malanni. Per altri la pianta simboleggia la perseveranza e la felicità ritrovata.
Prende il nome da Louis Antoine de Bougainville, un navigatore francese, primo europeo a prendere nota dell’esistenza della pianta, in Brasile, nel 1768.
Essa ha le spine e presenta foglie di forma ovale vistosamente colorate di bianco, giallo, arancio, rosa, rosso o viola. ha la tendenza ad arrampicarsi raggiungendo spesso gli oltre 5 metri e diventando rigogliosissima. Il suo aspetto colpisce per quei fiori importanti, colorati e caratteristici che spiccano fra il verde della vegetazione, l’azzurro del mare e del cielo, il bianco delle facciate delle case. Essa è foriera di bellezza, gioia e allegria. Viene definita la Regina dei colori!
Grazie al clima mite, ha trovato il suo habitat ideale anche nel nostro territorio. Il genere, composto da ben diciotto specie di arbusti e rampicanti, resiste bene alla salsedine, alla siccità, ai parassiti e sopporta le gelate leggere.
La fioritura della bouganville inizia in primavera-estate per concludersi alla fine dell’autunno.
Il geranio
Un’altra pianta che fa estate è anche il geranio, proveniente dal Sudafrica. I gerani, per la profusione e la vivacità dei fiori, sono da sempre, le piante più utilizzate per abbellire balconi, terrazze, aiuole di piccoli giardini rustici e di grandi giardini.
Il nome scientifico è Geranium L. appartenente alla famiglia delle Geraniaceae. Questa famiglia comprende una grande varietà di specie; tutte dal portamento arbustivo, con fusti carnosi, foglie con margine dentato e nervature evidenti, fiori con 5 petali, generalmente riuniti in infiorescenze e bacche che portano alla sommità un lungo becco. I gerani sono delle piante caratterizzate da svariati fiori ricchi di petali colorati. La gamma cromatica dei gerani è davvero molto vasta ed infatti si possono trovare fiori bianchi, rossi, gialli e viola, come anche fiori variegati con sfumature di diverso colore. la specie più conosciuta e coltivata è il Pelargonium.
Il geranio rappresenta la pianta da decorazione per antonomasia; oltre a essere una pianta facile da coltivare ed esteticamente molto bella ha il pregio di allontanare gli insetti. Infine, alcune varietà di geranio sono coltivate per la produzione di oli essenziali o per impieghi farmaceutici.
Tra le altre specie molto diffusi in questo periodo sono i fiori di capperi, gli oleandri colorati e profumati ma velenosi e letali per uomini e animali, gli ibisco, le piante grasse, aloe, agave, la pervinca, le ortensie, la Dipladenia bianca e rosa. La zona etnea si sta riempiendo di Saponaria.
Alcune di queste specie sono adoperate per realizzare l’Acqua di San Giovanni per l’equinozio dell’Estate.
I fiori di queste piante di cui abbiamo parlato, diverse per certe caratteristiche, simili per altre, si schiudono al calore del sole, sprigionando un profumo inebriante, soavemente dolce, sensuale, fresco, che accarezza il cuore.