Oggi vi portiamo alla scoperta dei capperi, uno dei prodotti tipici siciliani più famosi e conosciuti nel mondo per le caratteristiche, usi culinari e non solo. I capperi sono una delle piante aromatiche più tipiche dell’estate.
I belli e buoni capperi siciliani
I capperi (o chiappiri in dialetto) derivano dalla cosiddetta Capparis Spinosa, originaria dei territori dell’Asia minore e della Grecia; appartengono quindi a una specie tipicamente mediterranea. La pianta che ha una struttura legnosa e si addice ai terreni asciutti e scoscesi; essa produce i boccioli da cui si ricavano questi frutti chiamati cucunci. L’arbusto è anche rampicante, cresce spesso spontaneamente e si trova facilmente sia lungo i litorali, marini sia nell’entroterra. Non è raro che la pianta di capperi cresca tra le crepe dei muri, tra gli spacchi della roccia o tra gli ammassi di pietre. Ne esistono circa oltre 250 specie.
La raccolta dei capperi avviene nei mesi estivi, da fine maggio a settembre. Bello anche da vedere perchè sulle superfici calcaree dove nasce forma dei cespi con rami abbondanti e ricadenti.
Origine
Il cappero ha origini molto antiche. Nacque nelle terre assolate delle zone aride e subaride; si è col tempo diffuso anche in di Australia, Asia e America.
Esso viene citato anche all’interno della Sacra Bibbia. Apprezzato nell’antichità da tutte le civiltà, soprattutto nel mondo romano; troviamo testimonianza di ciò in Plinio il Vecchio che ne parla in riferimento all’uso in cucina nella sua Naturalis historia.
Probabilmente il cappero veniva usato come alimento e pianta medicinale già 7000 anni fa. Numerosi reperti archeologici in Turchia, Giordania e Siria lo documentano.
In Sicilia, la produzione dei capperi avviene nelle Isole Eolie, soprattutto a Salina, patria del il cappero eoliano D.O.P e nelle Isole Pelagie a Pantelleria in cui il cappero pantesco reca l’’Indicazione geografica protetta (IGP). Presente anche nelle Egadi.
I capperi sono inseriti nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani (P.A.T) del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali (Mipaaf) come prodotto tipico siciliano.
Il fiore, l’Orchidea di Sicilia
Si tratta di una pianta molto rustica che tuttavia costituisce una delle tante meraviglie della Natura.
Definito l’Orchidea del Mediterraneo o di Sicilia Il fiore è molto appariscente per dimensioni e bellezza ornamentale.
Il fiore del cappero è formato da quattro sepali verdi e quattro petali bianchi (o bianco rosati), con al centro tanti stami rosso violacei. Il bocciolo, ancora chiuso è quello che noi conosciamo come cappero e contiene la maggior parte delle proprietà aromatiche. Il frutto della pianta, il cucungio, invece è una capsula verde che una volta raggiunta la maturità si fende lasciando uscire i semi. I fiori sono ermafroditi. La pianta continua a produrre gemme floreali per tutto l’estate, quindi su una pianta si trovano contemporaneamente boccioli, fiori e frutti.
Conoscete il suo significato? Il cappero simboleggia la beltà, la semplicità, la tenacia di sopravvivere in un contesto difficile. Era il fiore con il quale si distinguevano le Monne di un tempo, le donne che venivano innalzate sopra ogni cosa. Anche le belle donne greche e romane lo usavano per abbellire le loro capigliature o per chiudere le spalline delle loro tuniche.
Il frutto
La pianta, oltre allo splendido fiore, presenta foglie alterne e ovali molto arrotondate, di colore verde scuro; può raggiungere un’altezza media di 30-50 cm. Il colore predominante del frutto è il verde scuro tendente al senape con dei riflessi riflessi violetti.
E’ una pianta che ama il sole e ha bisogno di poca acqua. I capperi si raccolgono ancora chiusi a mano. Un tempo era un’attività svolta dalle donne con molta pazienza e oculatezza.
I capperi a Biancavilla
I capperi del nostro territorio sono considerati i migliori al mondo perché allocati in campagne circondate da vigne e agrumi; essi presentano un bottone floreale più consistente, di colore verde scuro intenso tendente al senape con riflessi violetti e molto aromatico.
A Biancavilla, un tempo, venivano raccolti e lavorati soprattutto nel periodo in cui si preparavano le conserve di salsa di pomodoro. Anche i capperi venivano messi in salamoia per essere utilizzati tutto l’anno in vari piatti di natura piuttosto povera.
Oggi la raccolta dei capperi e il consumo fresco è limitato a pochissime persone.
Proprietà
Questi meravigliosi prodotti della terra contengono proprietà aromatiche nei boccioli del fiore. Qui di trova la quercitina, una sostanza che li rende particolarmente diuretici. Il consumo dei capperi è utile per proteggere i vasi sanguigni ma bisogna star attenti all’alto contenuto di sale. I capperi servono a curare naturalmente le emorroidi, le varici e la gotta. Inoltre essi contengono vitamina A, vitamina C, e vitamine del gruppo B, sali minerali come calcio, potassio ferro e fosforo.
Ricette coi capperi
Solitamente il cappero viene considerato un condimento più sapido fra tutti per via del profumo intenso e sapore aromatico. Usarlo fa sentire in bocca il sapore del mare
Viene usato con sale in primi piatti, insalate di pasta o riso, condimenti per pizza e focacce, come guarnizione a piatti di pesce e carne. Si usa anche e soprattutto in patè o pesto per condire i crostini di pane da consumare durante degli aperitivi.
Fra le ricette che vi consigliamo di realizzare vi sono i tortini di sarde con capperi e crema di peperoni in salsa agrodolce o gli spaghetti acciughe e capperi. Alcuni li usano come altro ingrediente per la caponata o per insaporire i broccoli affogati.
Un altro accoppiamento perfetto, molto diffuso nelle nostre cucine è quello di olive nere, sugo di pomodoro e capperi; si possono consumare anche assieme ai fagiolini, col formaggio fresco e i pinoli.
L’uso di questo ingrediente è abbastanza versatile e costituisce per tante caratteristiche che vi abbiamo presentato un piatto tipico fra i più apprezzati della nostra cucina mediterranea.
La sua immagine, il suo sapore, i suoi usi richiamano immediatamente alla mente la Sicilia e la sicilianità, ecco perché è uno degli ambasciatori più accreditati della nostra terra.
Grazie del tuo articolo