I giorni e i riti della vendemmia a Biancavilla - itBiancavilla

itBiancavilla

CIBO

I giorni e i riti della vendemmia a Biancavilla

la vendemmia a Biancavilla è un rito e una tradizione ancora molto attiva e praticata.

La vendemmia è appena iniziata e coincide con momento più atteso dai produttori, in cui l’uva, coltivata durante tutto l’anno, viene raccolta e condotta in cantina o nel palmento per produrre la bevanda più amata: il vino. A Biancavilla, uno dei territori che appartengono alla zona di produzione catanese dei vini di alta qualità, la vendemmia è un rito e una tradizione ancora molto attiva e praticata.

La vendemmia in Sicilia

Si tratta di un’attività tradizionale che nella nostra Isola ha origini antiche e si lega con la storia, con il mito, con l’arte, la letteratura, la religione. Solitamente come tempistiche si colloca fra i mesi di settembre, ottobre, a seconda della zona e del grado di maturazione raggiunto dall’uva nei vigneti. E’ tuttavia settembre è il periodo propizio per svolgere quest’opera, dura ma che richiama l’immagine della festa. In tutti i paesi pedemontani, le campagne si animano di mezzi e uomini pronti a vendemmiare.

Vedere e prendere direttamente parte alla vendemmia è un’esperienza unica, esaltante e coinvolgente per tutti i sensi, che difficilmente si dimentica.  Si tratta di un rito che si ripete con azioni uguali tutti gli anni con emozioni diverse.

Occorre fare anche una differenza fra i termini: “vendemmiare” significa “raccogliere l’uva”, mentre la vinificazione fa riferimento alla trasformazione dell’uva in vino.

La vendemmia in Sicilia e nell'area etnea si colloca in tempi antichissimi, risalenti alla colonizzazione dei Fenici e dei Greci
La vendemmia in Sicilia e nell’area etnea si colloca in tempi antichissimi, risalenti alla colonizzazione dei Fenici e dei Greci. Foto di M. Marcialis

La storia del vino in Sicilia

Legame strettissimo fra il vino e la nostra Isola. Portata qui dai Fenici fra il VIII e il VII secolo a.C., la vite divenne una delle coltivazioni tradizionali; i Greci arrivati in Sicilia fra VII-VI sec. a.C., elaborarono le tecniche migliori per produrre il vino. Dalla Sicilia la vite e i suoi frutti vennero esportati dai Romani all’interno del loro Impero. Nel Medioevo, con le dominazioni arabe, normanne e in età moderna con angioini, aragonesi e Borbone il vino siciliano venne apprezzato per le sue qualità.

Il vino sull’Etna ha una storia millenaria testimoniata da Omero e da tanti scrittori e poeti latini. La provincia di Catania, secondo le testimonianze, è la civiltà agricola più antica della Sicilia

Nel 2011 è stata riconosciuta la DOC per il vino siciliano. Un riconoscimento dovuto alle caratteristiche dei  vini di montagna, vulcanici e mediterranei.

I riti di ieri

Alla vendemmia partecipavano tutti coloro che facevano parte degli strati più umili e poveri della gerarchia sociale del tempo e persino le donne, impiegate anche nella raccolta delle olive. Di solito i signori della ricca borghesia o le famiglie nobili ,proprietari di grandi lotti di terreno usato per le viti, raccoglievano gli operai nelle loro terre. Era un’attività nel passato legata alla superstizione e anche alla religione. Si cominciava prestissimo a lavorare, si recitava il rosario, si intonavano canzoni e stornelli. Alla fine della giornata il padrone ricompensava con uva e pasto coloro che avevano lavorato attivamente.

Le vigne rigogliose di Biancavilla con le loro uve bellissime  sono pronte per la vendemmia
Le vigne rigogliose di Biancavilla con le loro uve bellissime sono pronte per la vendemmia. Foto di M. Marcialis

Si raccoglieva l’uva a mano, con le forbici, si disponeva nelle ceste. Da qui si portava al palmento dove cominciava la pigiatura, fatta coi piedi. Il pigiatore, a gambe nude e con indosso degli scarponi pigiava l’uva strato dopo strato, all’interno dei tini di legno; successivamente si raccoglieva il mosto che andava in fermentazione per alcuni mesi prima di diventare vino. A questo punto alcuni vini erano conservati in piccole botti di rovere denominate barrique. Qui il vino era conservato per essere successivamente imbottigliato.

Le tecniche di oggi

Oggi per la raccolta dell’uva, effettuata dopo varie analisi per verificare la maturazione, si usa perlopiù la macchina vendemmiatrice che passa sopra alla vite e la scuote per far cadere i grappoli. Dopo essere stata lavata va nella macchina diraspatrice che serve a dividere i chicchi di uva, gli acini, dai raspi cioè dai rametti che li tengono uniti alla pianta. L’uva viene pigiata e si procede alla fermentazione, cioè alla trasformazione del succo di uva in vino, nei tini di legno, di acciaio o di cemento per molti mesi prima di poter diventare vino.

La vendemmia nelle vigne di Biancavilla dà vita a: Etna rosso, rosato e bianco, Carricante, Nerello Mascalese.
La vendemmia nelle vigne di Biancavilla dà vita a: Etna rosso, rosato e bianco, Carricante, Nerello Mascalese. Foto di S. Portale

A Biancavilla

Nel nostro paese pedemontano a forte tradizione agricola, si vive ancora l’atmosfera dell’autentica vendemmia siciliana. Essa si protrae per tutto ottobre. Si tratta di un’attività  tramandata di generazione in generazione che resiste nel tempo. Nei vigneti, usati in estate come case di villeggiatura per scappare dall’arsura estiva della città, si riuniscono amici, parenti e vicini di casa, tutti insieme a lavorare i frutti della terra.

Dalla zona sud del parco dell’Etna, a 700 metri sopra il livello del mare, dai terrazzamenti intervallati da pietra lavica, il sole di Sicilia le sostanze della terra nera, danno vita a cultivar autoctone per eccellenza.

Qui, “A muntagna”, rilascia nel terreno sostanze particolari; la zona vinicola del Monte Etna ha caratteristiche profondamente diverse rispetto a quelle del resto della Sicilia per la composizione dei terreni ciottolosi, ghiaiosi, sabbiosi, cinerei e i suoi differenti microclimi. I frammenti vulcanici rendono la terra particolarmente fertile e adatta alla coltivazione delle viti.

Nel territorio etneo si trovano infatti alcuni dei vigneti più vecchi allevati in Italia, addirittura i più longevi.

Le viti esplodono nella loro bellezza: la vendemmia a Biancavilla
Le viti esplodono nella loro bellezza: la vendemmia a Biancavilla. Foto di M. Marcialis

L’intervento dell’uomo, in questa cornice bucolica, si ravvisa nella creazione delle caratteristiche terrazze, sorrette da pietre laviche unite a secco, che disegnano un paesaggio unico.

Tra i vini prodotti riconosciuti come D.O.P. figurano: l’Etna rosso, rosato e bianco, Carricante, Nerello Mascalese. Si tratta di vino prodotto a Km 0. la tipologia Rosso è la più importante. Numerose sono le cantine che si trovano dislocate in questa zona e da secoli producono prodotti esportati e apprezzati per le loro caratteristiche.

fonte foto copertina: pixaby

I giorni e i riti della vendemmia a Biancavilla ultima modifica: 2021-09-17T11:30:00+02:00 da SABRINA PORTALE

Commenti

0 0 votes
Article Rating
2 Commenti
Oldest
Newest Most Voted
Inline Feedbacks
View all comments
Julieta B. Mollo
2 anni fa

👏

Katherine Alexandra Giudice

😍

Promuovi la tua azienda in Italia e nel Mondo
To Top