La Chiesa di San Salvatore nel popoloso quartiere di “Spartiviali” , a sud di Biancavilla è finalmente stata consegnata ai fedeli e aperta al culto dopo i lavori di costruzione durati tre anni. La cerimonia di apertura ufficiale si è tenuta il 5 giugno alla presenza dell’arcivescovo di Catania, monsgnor Gristina, del parroco Salvatore Verzì, del clero del XIII vicariato, assieme alle maestranze, alle autorità civili e militarie all’ingegnere che ha curato il progetto.
La parrocchia del Santissimo Salvatore
La chiesa del Santissimo Salvatore, fondata negli anni ’70 dal compianto padre Placido Brancato, proprietario del terreno ubicato nel popoloso e popolare quartiere periferico della città, è fra le più recenti. Parroci di questa chiesa sono stati: padre Salvatore Castellano, padre Brancato stesso, padre Alfio Sarvà e infine padre Salvatore Verzi’ che negli scorsi mesi è stato vittima del Covid che ha brillantemente superato grazie alle accorate preghiere dei suoi fedeli.
Padre Verzì, 54 anni di cui 25 da sacerdote di frontiera, guida la parrocchia da ben 19 anni per 3 mandati.
Una realtà viva e attiva
La parrocchia oggi conta oltre 5000 fedeli. San Salvatore ha al suo interno numerosi gruppi neocatecumentali di Kiko Argüello, due gruppi “famiglia”, l’Azione cattolica, i laici canossiani e gli scout. Una parrocchia che negli ultimi vent’anni ha aumentato il numero di fedeli, attratti dalla forza della predicazione, dalla vis, dal modo personalissimo di approcciarsi e di proporre il messaggio evangelico di Don Salvatore. La chiesa di San Salvatore è una delle realtà ecclesiastiche più vivaci, vive, operose ed articolate di Biancavilla e della diocesi catanese. Il Grest, organizzato negli scorsi anni, ha visto la grandissima partecipazione di ragazzi provenienti anche da altre aree della città riportando un grande successo.
I nuovi locali della Chiesa di San Salvatore
La vecchia chiesetta disponeva di un salone, alcune stanze per l’oratorio e per la sagrestia e un campetto, non più adeguate alle esigenze di quella parte della città che ha un legame speciale con questo luogo. Questa parrocchia ricopre un ruolo cruciale in quell’area cittadina sotto vari punti di vista, soprattutto per trasmettere il concetto di legalità e per la riqualificazione del quartiere. Dl progetto della nuova chiesa è autore l’ingegnere Maurizio Erbicella. A sovvenzionare i lavori per la realizzazione dei nuovi locali il contributo dell’8X1000 della Conferenza Episcopale Italiana, del comune di Biancavilla e dei fedeli. Al 2018 risalgono l’inizio dei lavori e la posa della prima pietra che contiene simbolicamente anche la berretta dell’arcivescovo, immortalata anche da una targa. Il vecchio edificio è stato inglobato in quello nuovo, sottolineando la continuità ideale e fisica delle due strutture.
Chiesa di San Salvatore: una perfetta sintonia fra le intenzioni dell’ ingegnere e del parroco
L’edificio ha una struttura modernissima, forte, antisismica, in linee con le direttive anti amianto. Il progetto è in sintonia con la volontà del parroco che ha voluto al centro di tutto l’altare per la liturgia eucaristica, il leggio con il cero pasquale per la liturgia della parola su cui campeggia il Cristo in croce, morto per la salvezza dei suoi figli. I nuovi locali sono rispondenti alle esigenze dei tanti parrocchiani.
Struttura della nuova chiesa
La nuova chiesa presenta una pianta circolare, con il tetto realizzato con blocchi rettangolari incastrati da cui pendono delle lanterne; all’interno le sedie singole e in legno sono disposte circolarmente attorno alla mensa su cui si staglia il Crocifisso. Si notano la nicchia che accoglie la Madonna di Fatima, portata solitamente in processione nel mese di maggio, e la cappella del Santissimo Sacramento. Ad accogliere i fedeli è l’immagine di Cristo accostata a una modernissima acquasantiera in marmo. I vecchi locali ospiteranno le attività dei vari gruppi parrocchiali.
Inaugurazione della Chiesa di San Salvatore
La cerimonia di dedicazione è stata trasmessa in streaming con maxischermi per limitare la presenza dei fedeli, in rispetto delle indicazioni anti Covid. Tanti e toccanti i momenti come il ricordo delle vittime del Covid, fra cui due parrocchiane e padre Antonino Tomasello assieme a padre Novello, deceduto per una malattia poche settimane fa. Commovente anche l’apertura della porta e la benedizione dei locali prima con l’acqua benedetta e poi con l’olio di consacrazione.
Speranza e luce
Un vero dono non solo per il quartiere ma per tutta la città, aspettato con trepidazione da tutti, un luogo di aggregazione e condivisione, di speranza, rinascenza e luce nelle tenebre quello dei nuovi locali, realizzati a tempi in tempi velocissimi nonostante le difficoltà. La realtà ecclesiale, come ha fatto negli anni, mira ancor di più ad educare i propri fedeli e i giovanissimi ai valori cristiani.