Il fico d'india dell’Etna, prodotto nostrano eccellente - itBiancavilla

itBiancavilla

NATURA

Il fico d’india dell’Etna, prodotto nostrano eccellente

Fico d'india dell'Etna si pregia del titolo di prodotto Dop per le sue qualità, proprietà e gusto particolari

Biancavilla grazie alla vicinanza con l’Etna accoglie e dà vita a una straordinaria varietà di fico d’india il cosiddetto fico d’india dell’Etna, una delle eccellenze del nostro territorio più amate e apprezzate. Questa particolare tipologia di frutta è un prodotto ortofrutticolo italiano a Denominazione di origine protetta. 

Caratteristiche del fico d’india dell’Etna

Si tratta di un prodotto unico al mondo, strettamente legato al territorio d’origine. Il fico d’india dell’Etna è un frutto appartenente alle famiglie delle cactacee. Esso nasce dal terreno lavico, secco e asciutto. Il fico d’india dell’Etna deriva dalla specie Opuntìa Ficus-Indica L. Miller nelle tre varietà Sanguigna, Sulfàrina e Muscaredda. La sua forma è ovoidale e ha una polpa succosa. Il colore va dal giallo all’arancio, per raggiungere il rosso. La prima fioritura avviene tra maggio e giugno, la seconda tra settembre e dicembre durante la quale si produrranno i cosiddetti “Bastardoni“.

La coltivazione del fico d’India avviene ancora secondo la tradizione; esso caratterizza in maniera preponderante il paesaggio siciliano ed etneo.

La bellezza dei ficodindieti che iniziano a fiorire per produrre il fico d'india dell'Etna Dop.
La bellezza dei ficodindieti delle campagne di Biancavilla che iniziano a fiorire per produrre il fico d’india dell’Etna Dop.

Un prodotto nostrano

Il frutto nasce ai piedi dell’Etna, un posto unico grazie alle caratteristiche del terreno reso particolare dalle sostanze della terra lavica, dalle escursioni termiche, dai venti, dai raggi solari e dall’umidità. Il fico d’india dell’Etna racchiude l’essenza della Terra, Aria e Fuoco della nostra splendida Isola. Per ottenere la varietà più pregiata spesso il frutto si pianta ma può capitare che esso nasca spontaneamente addirittura fra le rocce laviche.

La zona di produzione di questo straordinario frutto è principalmente la provincia di Catania, nelle zone dei paesi etnei alle falde del vulcano, ovvero ad: Adrano, Biancavilla, Belpasso, Paternò, Motta Sant’Anastasia, Santa Maria di Licodia e parte dell’area risulta all’interno del Parco Regionale dell’Etna. Fiorisce a 150-750 metri di altezza sul livello del mare.

Come detto precedentemente, esistono tre tipi di fichi d’india dell’Etna: Sulfarina, Muscaredda, Sanguigna; dolce e morbida, di colore giallo zolfo, la prima; dolce e croccante la seconda detta anche la Bianca; molto dolce e friabile l’ultima di colore rosso, conosciuta anche come cularussa. Il frutto è molto profumato e ha un intenso sapore. Esso non ha eguali con le altre tipologie di fichi d’india diffusi nella nostra Sicilia.

A’ Ficurinnia

Gli Spagnoli, alla fine del sedicesimo secolo, dopo averla scoperta nelle Americhe, introdussero in Sicilia alcune nuove e importanti piante fra cui questa. I Ficurinnia sono diventati l’emblema della Sicilia. Il termine Ficurinnia è di origine dialettale. Tante sono le leggende e le tradizioni che ruotano attorno a questo particolare frutto.

La "scozzolatura" è un procedimento che consiste nel rimuovere a mano i primi fiori e frutti di giugno per favorire una prossima fioritura che produrrà una varietà più pregiata di fico d'india dell'Etna.
La “scozzolatura” è un procedimento che consiste nel rimuovere a mano i primi fiori e frutti di giugno per favorire una prossima fioritura che produrrà una varietà più pregiata di fico d’india dell’Etna.

La scozzolatura

Si tratta di un procedimento che consiste nel rimuovere a mano, attraverso appositi guanti e con l’ausilio di bastoni e grembiuli, tutti i piccoli frutti nati a giugno e le pale. In questo modo, la pianta produce un nuovo frutto verso settembre, ad Ottobre nasceranno gli scuzzulati” o “bastardoni, più grossi, dolci e saporiti e più numerosi. Se non viene eseguita la scozzolatura il frutto viene raccolto nei mesi di luglio e agosto per essere portato sulle tavole e assume il nome di fico d’india “nostrale”, differente per gusto dalla successiva bastardona, consumata da ottobre a dicembre, a seconda del periodo in cui venga eseguita la spazzolatura. 

Proprietà salutari del fico d’india dell’Etna

Questo frutto non solo è buono ma anche salutare: è idratante, ha minerali, vitamine e antiossidanti ed è anche poco calorico! Ha anche proprietà diuretiche, antinfiammatorie , emollienti e astringenti. Non bisogna però abusare del consumo di questo frutto che potrebbe causare stipsi ed essere fastidioso per chi soffre di diverticolite.

E’ risaputo che il fico d’india aiuta in casi di fatica, stress, iper-eccitabilità nervosa, di insonnia e di depressione. Esso aumenta le difese immunitarie dell’organismo, agisce sulla pelle, facilitando la scomparsa di eruzioni cutanee e verruche, favorisce la ricrescita dei capelli e delle unghie, agisce favorevolmente sulla digestione ed è un equilibratore psichico che agisce positivamente sull’umore. Infine, aiuta a rigenerare le cellule ed è efficace per i problemi legati all’attenzione e alla mancanza di concentrazione.

il territorio di Biancavilla è caratterizzato da molte coltivazioni di fico d'india dell'Etna. Nella foto assistiamo alla tradizionale scozzolatura di giugno.
il territorio di Biancavilla è caratterizzato da molte coltivazioni di fico d’india dell’Etna. Nella foto assistiamo alla tradizionale scozzolatura di giugno.

Ricette

Tantissimi sono gli usi di questo frutto in cucina. Esso viene consumato per lo più come frutto fresco ma impiegato nella preparazione di gelati, granite, marmellate, confetture, mostarde e frullati e tisane depurativi e digestivi. Serve anche a produrre liquori e rosolii. Dal fico d’india dell’Etna si ottengono anche i tradizionali mustazzoli, dei biscotti tipici della provincia etnea e molto diffusi a Biancavilla, fatti con la polpa matura del frutto, bollita per ore al fine di ottenere un impasto caramellato, che viene poi riposto in piatti e fatto asciugare al calore al sole; il prodotto finale viene servito con spolveratura di noci tritate e zucchero a velo. 

Ficodindia1

Curiosità

Del fico d’India non si butta via niente, nemmeno le pale usate per creare un gel benefico per la pelle e per produrre frullati da bere. C’è anche chi ha prodotto tessuti!

“Il Festival del Fico d’India”

Nel 2018, proprio a Biancavilla, in Piazza Roma, in stretta collaborazione con la Regione Siciliana è stato organizzato un festival dedicato a questo frutto così particolare e unico. La cittadina eccelle nella produzione di questa varietà, coltivandola ed esportandola con successo in tutto il mondo. Il Festival prevedeva degustazioni, show cooking, padiglioni che proponevano lo street food, animazione e spettacoli tutto finalizzato a valorizzare questo frutto.

Il fico d’india dell’Etna, prodotto nostrano eccellente ultima modifica: 2021-07-28T10:38:00+02:00 da SABRINA PORTALE

Commenti

Promuovi la tua azienda in Italia e nel Mondo
To Top