Il 16 luglio si celebra universalmente la festa della Madonna del Carmelo, uno degli appellativi della Madre di Dio più conosciuti e venerati. A Biancavilla la devozione per la Madonna del Carmelo è sentitissima.
La festa della Madonna del Carmelo o del Carmine
Biancavilla ha tre statue della Madonna del Carmelo da venerare nella Chiesa dell’Annunziata, nella Chiesa dell’Idria, ed infine nella Chiesa di Cristo Re.
Tantissimi fra donne e uomini portano ancora il nome di Carmelo, Carmela, Carmelina, Melina, Melino, Melo, Mela.
Solitamente, all’inizio di luglio e fino al 15, come da prassi si recitano le preghiere di preparazione alla festa del 16 della “Quindicina” con preghiere, nenie miste fra latino, italiano e siciliano.
I devoti della Madonna del Carmine
La devozione alla Madonna del Carmine è espressa proprio mediante lo “Scapolare del Carmine” o “abitino”, formato da due lembi di stoffa collegati da una cordicella su cui è dipinta l’effige mariana. Oggi, lo scapolare del Carmelo è un oggetto benedetto, un pezzo di stoffa, di panno di lana, nero o marrone, su cui sono applicate le immagini sacre. Si può appendere al collo e tenerlo con sé. Lo si indossa nel momento della loro sepoltura, consentendo a chi lo avrebbe indossato devotamente la protezione e la liberazione dalle fiamme del Purgatorio, il primo sabato dopo la morte.
Il culto
Conosciuta anche come Madonna del Carmine o del Monte Carmelo. Si tratta di un titolo che si lega tradizionalmente a un miracolo. Il 16 luglio 1251 Maria apparve a Simone Stock sul famoso Monte Carmelo, una collina in Palestina su cui si rifugiò il profeta Elia per dedicarsi alla preghiera. Stock era all’epoca il priore generale dell’ordine carmelitano, sorto sul monte nel XII secolo, in concomitanza con le Crociate. La Vergine apparve al santo inglese consegnandogli uno scapolare. L’Ordine dei Carmelitani, uno dei più antichi nella storia della Chiesa, fu approvato da Papa Onorio III nel 1226.
Un secolo dopo l’apparizione a S. Simone, la Vergine del Carmine apparve a Giovanni XXII con la promessa di liberare i confratelli dal Purgatorio. Inoltre, San Domenico, nel 1214, aveva avuto la stessa visione e lo stesso messaggio da Maria, che indicava lo scapolare come mezzo efficacissimo, insieme al Santo Rosario, per combattere il male e salvare il mondo.
Nella Chiesa dell’Annunziata
La chiesa dell’Annunziata ospita una cappella dedicata alla Madonna del Carmine entro cui si trova una delle più belle e antiche statue della Madonna del Carmelo presenti a Biancavilla. La statua è opera di Giuseppe Licitra da Ragusa e risale ai primi del 1700.
La figura della Vergine che tiene in mano il Bambino poggia su una nube di colore argento; la Vergine indossa un abito dorato ed è coperta da un ricco manto blu adornato di piccole stelle. Sulla testa spicca l’aureola con le stelle. Le forme e proporzioni sono leggere. Commuove per lo sguardo soave e materno.
La Madonna del Carmine nella Chiesa di Cristo Re
La parrocchia di Cristo Re, sita nello storico quartiere della Casina, dà grande rilevanza alla Madonna del Carmine. Qui si trova un altare ex voto, realizzato dal devoto catanese Franco Rapisarda il 4 settembre del 1960 che accoglie la statua della Madonna del Carmine.
La statua di Cristo Re è fra le più recenti e belle.
La Madonna ha fra le braccia il Bambino e mostra lo scapolare. I colori predominanti sono il marrone della veste, il beige del manto con bordo oro, il copricapo azzurro. Il Bambino invece ha vesti più chiare e decorate. Entrambi indossano la corona al posto dell’aureola.
Le festa nel quartiere Casina
Proprio la Chiesa di Cristo Re, nella domenica successiva alla festa del 16 luglio, dà vita a una processione della statua della Madonna del Carmine che percorre tutto il quartiere della Casina. A festeggiare la Madonna accolta per le strade dai biancavillesi la banda, i cittadini che abbelliscono i balconi, i fuochi artificiali. Questa è una delle processioni cittadine più sentite e partecipate.
Il culto e la devozione nella Chiesa dell’Idria
Anche la Chiesa settecentesca della Madonna dell’Odigidria, (conosciuta come l’Idria), accoglie una statua della Madonna del Carmelo, sita nel primo altare a destra, utilizzato spesso come altare della Reposizione durante le celebrazioni del Giovedì e Venerdì Santo del triduo pasquale.
La statua, negli anni è stata anche oggetto di restauro da parte del Prof. Nino Distefano, parrocchiano e grande professionista.
Si tratta di una statua in gesso che presenta l’iconografia classica, raffigurata dunque con Gesù Bambino benedicente in braccio e con in mano lo scapolare. I colori sono quelli dell’azzurro, marrone, bianco ed oro, in riferimento all’ordine.
Tutte le parrocchie biancavillesi hanno organizzato solenni momenti di preghiera e varie iniziative. All’interno della Chiesa dell’Annunziata, da qualche anno, c’è anche l’ordine terziario che in occasione della festa accoglierà nuovi fratelli e sorelle. L’ordine terziario francescano si trova anche presso il Convento dei frati minori. Qui si trova anche una tela raffigurante la Madonna del Carmelo tra i santi Ludovico vescovo, Agata, Bonaventura e Bernardino da Siena, opera del famoso pittore Olivio Sozzi del 1759.
A Biancavilla dunque la festa della Madonna del Carmelo rappresenta uno degli eventi religiosi più attesi, partecipati e vissuti intensamente con fede e devozione da tutta la comunità.
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