La Nocellara dell’Etna è una cultivar di olivo della Sicilia che si coltiva alle falde del vulcano più alto d’Europa. Si tratta di una varietà autoctona. Si sta cercando di avviare l’ iter per il riconoscimento DOP della Nocellara etnea.
Le origini e le caratteristiche della Nocellara dell’Etna
Questa cultivar tipica è diffusa soprattutto nella provincia di Catania, in prevalenza nei comuni di Belpasso, Paternò, Biancavilla, Adrano, Santa Maria di Licodìa e Ragalna nei cui territori è diffusa per quasi il 95%.
Le olive di questa varietà così particolare sono generalmente verdi, di grandezza media, a seconda della quantità di acqua presente sul terreno in estate. Il colore vira dal verde al viola quando il frutto inizia a maturare ed è pronto per la raccolta. La Nocellara dell’Etna sopporta bene la carenza di acqua, è inoltre adatta ai suoli vulcanici, ricchi di rocce. Questo tipo di olive non solo vengono impiegate solo per la produzione di olio, un extravergine di altissima qualità, profumato e saporito con un bassissimo grado di acidità, grazie alle sostanze che si trovano nel terreno vulcanico che lo rendono stabile nel tempo.
Gli alberi d’olivo della Nocellara crescono tra le rocce laviche, ricoperte di muschi e licheni, attorniati da una vegetazione selvaggia e lussureggiante.
Il frutto prodotto solitamente è abbastanza grosso (4-8g), simmetrico, di forma ellissoidale-allungata con apice sub-conico e base leggermente arrotondata. La Nocellara è un’oliva gustosa, dalla polpa croccante e consistente. La superficie è cosparsa di lenticelle.
L’albero che produce la Nocellara Etnea presenta una chioma folta a portamento pendulo. Le foglie hanno solitamente una forma ellittico-lanceolate, simmetriche, e presentano delle dimensioni medie; il colore è verde-grigio.
La Nocellara etnea a Biancavilla
Anche Biancavilla ha una grande tradizione nella coltivazione della Nocellara etnea, essendo zona di eccellenza per le olive D.O.P. Proprio alle pendici dell’ Etna la fertile terra produce quest’ oliva. Il suo gustoso sapore, unito alle sue molteplici proprietà, rendono l’oliva verde Nocellara dell’Etna di Biancavilla è un prodotto unico al mondo anche grazie al sole, al microclima, oltre che al terreno.
Solitamente, le olive vengono raccolte fra ottobre e novembre con brucatura a mano, ricorrendo ai grandi teli, che raccolgono le olive e gli attrezzi preposti fra cui i lunghi bastoni per la battitura, scuotitori o rastrelli. Le olive, incontrando il pettine vengono staccate dal ramo e cadono nel terreno.
Vi sono molti opifici a conduzione familiare e qualche azienda che utilizzano la qualità della Nocellara per produrre olii da esportare o impiegano le olive in altri usi.
Le nostre olive, denominate come l’oro verde, sono tra le eccellenze della nostra terra.
Adattabile ai diversi ambienti, la Nocellara Etnea è considerata tra le migliori cultivar per le peculiari caratteristiche.
Biancavilla ha un alto indice di produzione di questo prodotto essendo una terra che ammira l’Etna e ne sfrutta le potenzialità.
Raccolta
La raccolta delle olive in Sicilia rappresenta da sempre un momento condiviso, un rito come quello che coinvolge l’uva. Raccogliere le olive significa partecipare ad una vera e propria festa che permette di stare a contatto con la natura ed impararne i ritmi.
Solitamente, le olive vengono raccolte fra ottobre e novembre con brucatura a mano o usando gli attrezzi preposti, fra cui i lunghi bastoni per la battitura, scuotitori o rastrelli. Le olive, incontrando il pettine vengono staccate dal ramo e cadono nel terreno.
Si stendono grandi teli sotto gli ulivi, ci si arrampica sulle scale, si scuotono i rami e si fa attenzione a non perdere neanche uno di questi frutti preziosissimi.
Quando tutte le olive sono raccolte, è il momento di portarle al frantoio. Dalla lavorazione dei frutti si produce l’olio, prezioso e dal colore intenso. Quello “nuovo” non è adatto per un consumo immediato, ma a molti non importa, quindi lo assaggiano con del pane fresco. La produzione dell’olio è una delle più antiche attività agricole e delle più praticate ancora a Biancavilla.
Si prevede per questo 2021 un aumento nella quantità di produzione e un olio extravergine d’oliva davvero eccellente. Quest’anno le stime parlano di una ripresa che si attesta sopra i 40 milioni di kg di raccolto.
Nei ricordi di molti di noi, trovano ancora posto esperienze come la vendemmia, l’odore del mosto, la raccolta olive, la festa per la produzione dell’olio nuovo al frantoio, con quell’odore così pungente e intenso. Il primo olio prodotto si assaggiava condendo il pane caldo. Tante sensazioni, tante suggestioni sono collegate a questa tradizione ancora così vitale nel nostro paese.
Fonte foto copertina: Pixaby
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