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Le merende di un tempo tornano oggi più vive che mai!

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Tornano ad essere riproposte e a rivivere le merende genuine di un tempo fatte con prodotti sani, nostrani, gustosi e nutritivi. Scopriamo assieme quali sono e quali erano!

Le merende genuine di un tempo

Un viaggio nella memoria e nei cinque sensi quello che vi stiamo per proporre oggi col nostro articolo che passa in rassegna le merende sane e genuine di un tempo che oggi tornano a rivivere sostituendo le dannose merendine industriali, confezionate e piene di conservanti; stiamo parlando della Merenda con la M, quella che ci preparavano mamme, nonne e bisnonne, zie, vicine di casa quando andavamo a giocare nel cortile sotto casa, o dopo aver fatto i compiti, con pochi ingredienti spesso semplici e poveri che mischiati davano vita a qualcosa di squisito! Il pane caldo, la marmellata, la crema di cioccolato o vaniglia, il budino, le frittelle, il pane con olio e sale, la marmellata, la mortadella sono alcuni gustosissimi esempi.

Una delle merende tradizionali più amate: il pane caldo con olio
Una delle merende tradizionali più amate: il pane caldo con olio d’oliva, sale; fonte foto: Pixaby

Mentre scrivo sento quasi il profumo di queste preparazioni e vedo mia nonna incedere con addosso il suo grembiule bianco ricamato, a portarci il nostro premio in quei pomeriggi indimenticabili trascorsi assieme! Lei era felice nel vederci crescere e nel vederci gustare avidamente ciò che con amore aveva preparato! Avveniva lo stesso quando a casa veniva a trovarci la prozia che ci portava il ciambellone, o la vicina di casa che ci radunava attorno a lei con pane e formaggini!

Mi rendo conto che i tempi sono cambiati! I ritmi sono frenetici, il lavoro, a cui si dedicano molte donne, richiede tempi e privazioni. Ecco perché si è avuto anche un proliferare di merendine già pronte e impacchettate da dare ai nostri bambini. Ciò ha comportato però l’aumento dell’obesità infantile fra gli altri problemi.

Zuppa Di Pane E Latte
Alcune delle merende tradizionali che tornano protagoniste anche oggi: la zuppa di pane e latte; fonte foto Pixaby

Le merende del passato

Fra le merende più amate che ci rifocillavano dopo lunghi pomeriggi passati a giocare e studiare ci sono: pane fritto con lo zucchero, pane col burro, brioscia con lo zucchero, biancomangiare, la mafalda calda con la ciciulena con mortadella, pane col formaggio, col salame o col prosciutto, pane arrostito con olio e sale, tortina Tomarchio con crema al limone, vaniglia e cioccolato, granita col pane, pane con cioccolato a pezzo, latte di mandorla, zabaione, uovo sbattuto, i biscotti al latte o quelli coi fichi, marmellate, mostarde, miele, biscotti alla mandorla, tiramisù, cotoganata, le scorzette di arancia candite, le mandorle confettate al cioccolato o bianche o al limone, le torte (margherita, cioccolato), crostate, ciambellone bicolore.

La buonissima mafalda calda con ciciulena e mortadella
La buonissima mafalda calda con ciciulena e mortadella. Foto di Giuseppe Bianchi

Spiccavano fra i condimenti: il profumato e dorato olio d’oliva, il rosso dei pomodori, il bianco del pane, il profumo del basilico fresco, il pepe.

i Cuzzoli

Una delle preparazioni che più amavo da piccola, opera di mia nonna, sono le frittelle che in dialetto si chiamano Cuzzoli. Da piccola ne andavo ghiottissima. Esiste sia la variante dolce che salata. Si preparano con farina, lievito di birra, latte, sale e zucchero. Si lavora bene l’impasto a mano e si lascia lievitare per alcune ore, coperto da un canovaccio caldo. Dopo la lievitazione della pasta si predispone una padella con olio caldo. La pasta lievitata si stende a mano e si immerge nell’olio per essere fritta da entrambi i lati. Dopo la cottura si scola l’olio con della carta assorbente sul piatto e si condisce con zucchero o con sale. Una tira l’altra gustosamente!

Fra le merende tradizionali abbiamo le frittelle o cuzzoli
Fra le merende tradizionali abbiamo le frittelle o cuzzoli; fonte foto Pixaby

Il Biancomangiare

E’ il dolce delle nonne per antonomasia;  in dialetto è chiamatoU’bbiancumanciari”; è un dolce tipico della Sicilia orientale e della zona etnea, inserito nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani (P.A.T) del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali (Mipaaf). La sua denominazione nasce dal colore bianco dei suoi ingredienti principali: latte e/o mandorle macinate. La sua origine è araba. Nacque come una sorta di crema o gelatina a base di petto di pollo, tacchino  lessati, arricchita con farina di riso, latte di capra o di pecora, mandorle, zenzero o cannella, lardo e zucchero. Esisteva anche un’alternativa in cui il pollo era sostituito da pesce, soprattutto durante la Quaresima. Nel Seicento il biancomangiare divenne minestra o salsa a base di latte con cui condire carni bollite. Col tempo questo alimento si è via via trasformato divenendo il dolce che conosciamo in svariati gusti.

I ragazzi di oggi, invogliati a consumare le merende tradizionali di un tempo
I ragazzi di oggi, invogliati a consumare le merende tradizionali di un tempo; fonte foto: Pixaby

L’importanza del cibo tradizionale locale

Immergerci in questo mondo ci fa capire ancora una volta quanto forte sia il legame con la nostra storia, identità e con le nostre radici, convinti che esse sono patrimonio della nostra storia gastronomica. Il cibo è un’emozione che nasce dal ricordo e stimola la memoria. Riproporre le merende tradizionali significa anche valorizzare prodotti del nostro territorio salutari e forieri della sicilianità più genuina.

Foto copertina tratta da Pixaby

Le merende di un tempo tornano oggi più vive che mai! ultima modifica: 2022-09-05T08:00:00+02:00 da SABRINA PORTALE

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