Halloween anche quest’anno si appresta ad essere festeggiato, seppur con tutte le limitazioni dovute al Covid, fra le polemiche di chi lo addita come festa estranea alla tradizione italiana, siciliana e addirittura catanese e chi lo intende come festa consumistica. Vediamo come lo vivono gli abitanti della città di Biancavilla.
L'”Halloween” dei Romani
C’ è chi fa risalire l’origine della festa di Halloween addirittura all’epoca romana. Si dice che anche gli antichi Romani celebravano una festa per esorcizzare gli spiriti dei morti. Era Il Mundus Cereris. Esistevano anche le Parentalia, delle cerimonie a carattere privato, che si celebravano ogni anno in onore dei defunti della famiglia, i Parentes. C’è un altro legame anche con la festa per Pomona, l’antica dea romana della frutta, divinità propria del sostrato italico più arcaico.
Tra tradizione pagana e cristiana
Nel folklore, le ricorrenze di Ognissanti e giorno dei morti sono legate a una tradizione che venera gli antenati. È un’usanza tipica di tutto il mondo, praticata in modo diverso a seconda della cultura del Paese. Il 1 novembre si celebravano già altre feste pagane che accoglievano il letargo della natura e l’arrivo dell’inverno.
Sacro e profano si mescolano, assieme alle usanze ancestrali e altri riti. Da questo insieme di culture e tradizioni nacque, secondo gli antropologi, la festività di Halloween, il cui nome è infatti formato dall’unione delle parole All (tutti) Hallow (santi) Eve(vigilia), ossia “la vigilia di tutti santi!”
L’origine celtica
Il culto dei morti, nella tradizione celtica, legata a immagini terrorizzanti, come scheletri, fantasmi, mostri, cadeva il 31 ottobre. Il capodanno celtico si chiamava “Samhain” da cui ha avuto origine Halloween. Samhain, che letteralmente significa “fine dell’estate”, coincideva con l’inizio dell’Inverno, significava praticare l’Introspezione, contemplare se stessi, spogliandosi di ogni forma di vanità ed egoismo, interrogarsi. Segnava il tempo della raccolta delle provviste in vista dei duri mesi invernali.
Molto probabilmente, la Chiesa Cristiana aveva bisogno di rendere meno pagana l’usanza di festeggiare il ritorno dei defunti dall’oltretomba, diffusa soprattutto nel nord Europa. Per far ciò, si decise di celebrare Ognissanti proprio il primo giorno del mese di novembre. Con il tempo e con l’avvento del Cristianesimo, il culto pagano di Samhain è stato accorpato e sostituito dalla cultura cristiana, senza mai essere eliminato del tutto.
Halloween, occasione per travestirsi e festa commerciale
Halloween è una festa molto particolare: c’è chi la ama e c’è chi la odia. Grazie ai media essa ha trovato sempre più spazio. E’ divenuta sempre più popolare attraverso il cinema e le serie TV. Nella notte di Halloween, i bambini si vestono in costume e vanno di porta in porta a chiedere caramelle recitando la formula: “dolcetto o scherzetto”? (in inglese si dice Trick or Treak) mentre gli adulti possono organizzare feste in costume.
Halloween è un’occasione di aggregazione e di scherzi, rappresenta motivo di svago e divertimento, una sera per mascherarsi, divertirsi, esorcizzare la morte.
Laddove la tradizione del carnevale ha via via perso la sua forza trasgressiva i giovani hanno trovato una nuova occasione per trasgredire le regole sociali. Cosa c’è di più trasgressivo di impersonare mostri e demoni?
Col passare del tempo, Halloween ha assunto elementi caratteristici come la zucca di Halloween, gli incantesimi e le streghe. “La notte delle streghe” ha assunto una valenza materialistica, svestendosi delle chiavi simboliche con cui aveva avuto inizio. E’ una festa commerciale: lanterne, costumi e dolcetti fanno girare l’economia.
Halloween a Biancavilla
Questa sorta di festa a Biancavilla non è molto sentita, sebbene negli ultimi anni sia diventata sempre più popolare. Si tratta di una festa “non tradizionale” ma che appassiona. Non mancano però in alcune case e soprattutto nelle vetrine dei negozi le decorazioni con zucche e scheletri, qualche evento a tema in casa, nelle ludoteche o addirittura a scuola. Solo da qualche anno alcuni gruppi isolati di ragazzi si travestono, vanno in giro per il centro storico e chiedono suonando alle porte il dolcetto o lo scherzetto. I più anziani e mino informati credano che sia no travestiti per un carnevale fuori tempo, altri fanno trovare le caramelle e altri dolci. I negozi di Biancavilla sono abbastanza attrezzati.
Non mancano coloro che in questi giorni hanno intagliato la propria jack-o’-lantern a casa, proprio come gli uomini hanno fatto per secoli, portando un po’ di luce nella notte oscura. A casa si creano anche i travestimento fai-da-te . Il costume più semplice da realizzare e usare è un lenzuolo bianco con due buchi per gli occhi, ottimo da insossre guardando film dell’orrore, ad hoc pe questa ricorrenza.
Si organizzano anche gruppetti in casa per guardare i film più spaventosi di tutti i tempi come l’Esorcista, Hit, Dracula, ecc.
Soprattutto per i ragazzi più grandi e per gli adulti, molti pub del centro storico, organizzano eventi a tema. Ci si veste ovviamente da streghe, zucche, mostri, vampiri, zombie, fantasmi, personaggi dei film horror e si balla fino a notte fonda.
Halloween? I Biancavillesi sono legati alla tradizione
I biancavillesi sono ancora legati alla tradizione che vede la notte fra il 31 ottobre e l’1 novembre i murtuzzi tornare fra i vivi, portando ai bambini i giocattoli e i dolci, tra cui spiccano i totò bianchi o al cioccolato, i ramuzzi e le rame di Napoli.
Solitamente il 31 si va al cimitero a pulire, o a visitare i morti, accendendo un cero, recitando una preghiera, lasciando i fiori tradizionali, soprattutto i crisantemi, come si farà per l’1 e 2 novembre.
Si è ancora abbastanza restii ad accogliere questa festa. I più lo fanno, spesso, per ragioni “patriottiche” perché vista come lontana dalle nostre tradizioni e dalla nostra cultura, che non ha senso festeggiare solo per il gusto di travestirsi.
Apparentemente diverse, Halloween, Ognissanti e la Commemorazione dei defunti sono tre feste che hanno molte cose in comune come i simboli e usanze molto diversi nei significati, ma importanti per capire le nostre radici.