‘ A troccula è la protagonista della processione mattutina del Venerdì Santo a Biancavilla. Accampagna insieme alla banda che intona marce funebri “La Cerca” della Madre del figlio morto. Scopriamo storia e curiosità di questo strumento.
Cosa è ‘a troccula
Il nome è dialettale ma la matrice della parola è greca, deriva infatti da “trò calos” e dal verbo trocalizomai col significato di rumore e anche dal “crotalum” latino che indica le parti metalliche dello strumento. La denominazione della Troccola, come è conosciuto in Sicilia, ha una radice onomatopeica perchè nasce dal suono prodotto.
Si tratta di un vero e proprio strumento musicale di origine popolare in legno che produce un caratteristico suono. In particolare è formato da una tavoletta di legno sulla quale sono fissati degli anelli di ferro. Scuotendo la tavola gli anelli producono il suono. La troccola è un idiofono a percussione diretta su cui sono installate delle “maniglie” in metallo. Agitando la troccola le maniglie metalliche percuotono il corpo in legno producendo un suono caratteristico molto drammatico e coinvolgente.
E’ utilizzata nei giorni della Settimana Santa, in particolare il Venerdì Santo, per le funzioni religiose e nelle processioni religiose. Proprio Biancavilla, per la suggestiva processione dei Tri Misteri che si tiene la sera, fra le più suggestive siciliane, è stata inserita nel 2008 nel Registro delle Eredità Immateriali di Sicilia (REIS).
Si tratta dunque di uno strumento liturgico sacro del Venerdì Santo che appartiene al patrimonio culturale siciliano e biancavillese ed è legato alla pietà popolare.
Ne esistono di vari tipi e forme con la stessa finalità ma con la produzione di suoni diversi.
È un arnese costruito dal falegname “Mastru d’ascia” che lo realizza di tre tipologie :
2) “a ruota” , con manico a spalla .
3) “liturgica” , con “tavolozza lìgnea” su cui rintoccano “ambo i lati” due “battenti in ferro” .
Solitamente è realizzata in legno di noce caratterizzato dal tarlo che ne attesta l’antichità.
‘a troccula a Biancavilla
Dalla sera del Giovedì Santo le campane di tutte le chiese vengono legate per poi essere sciolte nel giorno di Pasqua. Alla fine della celebrazione eucaristica si prepara la troccola per il Venerdì Santo, in particolare per accompaganre la processione della Madonna Addolorata per le vie cittadine. Viene suonata in segno di lutto “al posto delle campane” . Il suono stridente e drammatico riecheggia il colpi del martello sui chiodi durante la Crocifissione di Cristo. All’ingresso e all’uscita delle chiese visitate dalla Madonna, i chierichetti in processione fanno risuonare la “troccola” per le strade, assumendo un’andatura lenta. Si accosta infatti ai segni e simboli della Passione di Cristo.
Le più antiche sono custodite all’interno della Chiesa Madre, della Chiesa dell’Annunziata.
‘ A troccola continua ad essere uno strumento immancabile del nostro Venerdì Santo.