Biancavilla, nella giornata del 27 novembre, ha voluto dedicare delle riflessioni per sottolineare il valore della legalità alla presenza di autorità civili e religiose, per sensibilizzare i più piccoli. Ecco com’è andata la giornata della legalità biancavillese. A partecipare anche le associazioni cittadine, le istituzioni, l’ Associazione Antiracket e Usura “Rete per la Legalità Sicilia”, i ragazzi dell’Oratorio “don Pino Puglisi” e l’Arcidiocesi di Catania con l’Arcivescovo Mons. Luigi Renna.
La prima Giornata della legalità biancavillese, “Abbattiamo il Muro dell’omertà e del silenzio!
Un corteo di voci e colori hanno animato nella mattina del 27 novembre piazza Roma e i locali del Piccolo seminario di via San Placido, sede dell’Oratorio ” don Pino Puglisi”. A partecipare in massa sono stati tutti gli alunni provenienti dalle scuole primarie, secondarie e istituti superiori di Biancavilla, Adrano e Santa Maria di Licodia. I giovani hanno dato vita alla “Marcia della Legalità e della Libertà” che si è snodata da via San Placido fino a Piazza Roma.
Tutti insieme hanno ascoltato le preziose testimonianze dell’arcivescovo Renna, che riveste anche le cariche di Presidente della Commissione Episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace e quella di Presidente del Comitato scientifico e organizzatore delle Settimane Sociali dei Cattolici in Italia.
L’arcivescovo da anni si occupa anche di emergenze sociali e ha voluto fortemente essere presente a questa manifestazione organizzata dai giovani dell’Oratorio “don Pino Puglisi”, in collaborazione con il Comune di Biancavilla, l’arcidiocesi di Catania, l’Ufficio pastorale, la basilica santuario Santa Maria dell’Elemosina, l’associazione anti racket Rete per la Sicilia.
Le iniziative
La giornata è iniziata presso i locali del Piccolo seminario. A dare il via alle riflessioni sono stati il prevosto Don Agrippino Salerno, il sindaco di Biancavilla Antonio Bonanno, e il presidente vicario di S.O.S Impresa Giuseppe Scandura.
Preziosissima è stata la testimonianza riportata da Eugenio Di Francesco, vice presidente di “Rete per la Legalità Sicilia” il quale ha raccontato della lotta negli anni che l’associazione porta avanti in contrasto con ogni forma di sorpruso e prepotenza.
E’ intervenuto poi l’arcivescovo di Catania a sottilineare il ruolo importante che devono avere la Chiesa e le istituzioni nell’educare i giovani al valore della legalità.
La Buca delle lettere anonime e il trittico della legalità
Successivamente, nel cortiletto dell’oratorio, è stata svelata la “Buca Lettere Anonime”, con cui si possono segnalare atti di illegalità compiuti all’interno della città.
I giovani di tutte le scuole hanno accolto l’invito a partecipare e hanno apposto le loro firme in quello che è stato definito il “Trittico della legalità”, portato in corteo fino a piazza Roma.
Il No alla mafia e illegalità
I ragazzi che hanno partecipato hanno gridato il loro “NO” alla mafia, hanno urlato il loro dissesno contro ogni forma di illegalità affiancati dalle Autorità civili, militari e religiose della Provincia Etnea.
Durante il raduno a Piazza Roma sono state esposte in un trittico le immagini del Beato Rosario Livatino, il giudice bambino vittima della mafia, del Beato Pino Puglisi e del Generale Carlo Alberto della Chiesa con lo slogan: “Abbattiamo il muro di omertà e di silenzio”.
Educare alla legalità
Sappiamo che anche Biancavilla da tempo balza all’onore delle cronache per vicende di cronaca, racket ed episodi di diffusa criminalità.
Una manifestazione come questa serve per aprire un varco in un percorso difficile di educazione alla legalità che deve essere fatta alle nuove generazioni.
A veicolare questi valori fondanti della società civile devono essere in sinergia le istituzioni e le famiglie.
foto copertina: pagina facebook Comune di Biancavilla
