Siamo pienamente entrati in estate e una delle attività predilette da fare nella bella stagione consiste nella preparazione di liquori e distillati fatti in casa da offrire a parenti ed amici nelle terrazze o nelle case di villeggiatura al mare o in montagna. Oggi vi parliamo del liquore alla pesca!
La coltivazione della pesca
La Sicilia, e in particolare la zona etnea, è una delle aree a forte vocazione agricola dove trova ampio spazio anche la coltivazione delle pesche. La Sicilia è il regno delle pesche, tanto che abbiamo molte varietà: tabacchiera (tra le più pregiate e costose la cosiddetta tabacchiera, dalla forma irregolare e molto profumata); ci sono poi la pesca gialla, la pesca bianca o la noce pesca. La Pesca Tabacchiera dell’Etna è un presidio Slow food.
Ognuna ha un suo gusto e il sapore che le identifica. Nel nostro territorio si coltiva soprattutto la tabacchiera. Il sole e la terra siciliana conferiscono a questo frutto un sapore inimitabile. Non a caso la pesca, assieme agli agrumi, è il frutto iconico della nostra regione.
Le pesche sono ideali per la preparazioni di macedonie, torte o gelati e liquori.
Il liquore alla pesca
Il succo naturale delle pesche che presentano le condizioni ottimali per ottenere una polpa dolce e succosa, viene sapientemente miscelato insieme alla grappa, alcol e zucchero dando vita ad un liquore amabile, accattivante e dal sapore inconfondibile.
Il liquore alla pesca è noto anche come pescolino o pesconcello e ha anche tanti altri soprannomi locali. E’ caratterizzato da un sapore dolce e fresco.
Bisogna usare pesche mature, morbide e piene di sapore. Così ci hanno insegnato le nostre nonne con le loro sapienti ricette.
Esiste anche la Crema di liquore pesca che si prepara con modalità ed ingredienti simili.
La preparazione
Il liquore alla pesca è un prodotto facile da realizzare anche per chi è alle prime armi. È un digestivo delizioso e viene utilizzato anche nella preparazione di cocktail.
Ecco gli ingredienti:
- una noce pesca
- 250 g alcol puro
- 350 g acqua
- 170 g zucchero
Ecco la preparazione secondo la tradizione:
- Lavare bene la pesca noce, asciugatela e tagliatela in 4 spicchi.
- Eliminare il nocciolo e tagliare gli spicchi a tocchetti non troppo grandi.
- Mettere i cubetti di pesca nella caraffa, versare l’alcol (che dovrà ricoprire interamente i pezzi di pesca) e chiudere con il tappo.
- Agitare la caraffa per qualche secondo, poi mettetela a riposare al buio in un luogo fresco per 10 giorni, avendo cura di scuoterla almeno una volta al giorno.
- Trascorso il tempo di macerazione, preparate lo sciroppo. Fate bollire l’acqua, spegnete il fuoco, aggiungete lo zucchero e mescolate bene fino a farlo sciogliere completamente.
- Fate raffreddare completamente lo sciroppo.
- Scolate la pesca dall’alcol e filtrate quest’ultimo con una garza messa dentro un imbuto.
- Quando lo sciroppo sarà ben freddo, aggiungetelo all’alcol filtrato e mescolate bene.
- Imbottigliate, lasciate riposare almeno una settimana prima di consumarlo.
Abbinamenti
E’ da servire freddo o con ghiaccio, in ogni momento della giornata, è un perfetto ingrediente per la preparazione di aperitivi, cocktails e long drinks. Da provare sui gelati, i sorbetti e sui dolci a base di frutta.
Il liquore alla pesca si conserva in frigorifero o in freezer per tutto l’anno dopo la preparazione ed è un ottimo digestivo da esibire a tavola a fine pasto.
Va consumato con moderazione, essendo molto ricco di zuccheri.
Ecco servito il nostro liquore alla pesca tradizionale!