Tanti ancora i biancavillesi che scelgono i matrimoni tradizionali osservando riti, usanze e costumi tipici della nostra città ma inserendo anche delle innovazioni. Oggi vediamo com’è cambiato il matrimonio in questi anni.
Matrimoni a Biancavilla nel passato
I matrimoni a Biancavilla nell’epoca passata si celebravano in seno alla tradizione. Si sceglievano i mesi che andavano da maggio a settembre; il tutti era preceduto da una fase di fidanzamento a cui partecipavano i familiari. I fidanzati, infatti, non venivano mai lasciati soli; prima di arrivare a questo punto c’era il famoso “cittamento“, ovvero il riconoscimento ufficiale da parte delle famiglie al fidanzamento. Si svolgeva una vera e propria festa fra le due famiglie; si consumavano i dolci e si brindava.
Il fidanzamento durava spesso anni. Le uscite avvenivano sempre in compagnia, poche nei giorni feriali e per lo più la domenica, quando ci si recava in chiesa o si faceva una passeggiata. Dopo si passava ad allestire il matrimonio, soprattutto religioso. L’abito da sposa si faceva cucire dalle migliori sarte del tempo; si compravano le stoffe pregiate provenienti da Catania. Il giorno prima del matrimonio, parenti e amiche nubili si riunivano nella camera da letto per la famosa “cunzatina del letto”: le lenzuola secondo tradizione, dovevano essere bianco candido, decorate a mano e accompagnate da federe di seta per i cuscini. Anticamente si era soliti inserire per buon auspicio sotto il copriletto soldi e riso.
Arrivato il giorno del matrimonio, il padre accompagnava la figlia in chiesa uscendo da casa e facendo un piccolo corteo. Oppure si utilizzava un carretto siciliano. Dopo anche un’autovettura. Dopo la cerimonia si festeggiava a casa con ” u trattamentu“a base di confetti, dolci, fra cui lo schiumone, latte di mandorla, minnulata, ecc. Questo poteva avvenire anche nelle case di campagna delle vigne, nelle masserie, ecc.
Di solito si abitava coi suoceri, tutti nella stessa casa.
Tradizioni del passato
La tradizione voleva che le figlie femmine avessero il corredo nuziale pronto sin dai loro primi mesi di vita. Il corredo si arricchiva di anno in anno.
L’età giusta per il matrimonio era: uomo di 28 anni e donna di 18, come ricorda un famoso proverbio siciliano: “Vintottu anni voli aviri l’omu, diciottu idda, è matrimoniu bonu“.
Era anche tradizione regalare l’anello di fidanzamento di grandi dimensioni, affinché lo sposo manifestasse l’intenzione di far vivere bene la futura moglie.
Spesso i matrimoni avvenivano dopo la fuitina, perchè magari la famiglia avversava l’unione. L’uomo e la donna si mettevano d’accordo per scappare, andando contro la volontà dei genitori. Se riuscivano a non farsi scoprire per almeno tre giorni di seguito erano poi legittimati a sposarsi e a rendere il loro legame stabile. Oppure esistevano ancora i matrimoni combinati grazie alla figura del paraninfu che si occupava, a pagamento, di creare le condizioni affinchè avvenisse il matrimonio.
Inoltre, si facevano i regali prima del matrimonio: su un tavolo venivano poggiati i dolcini da offrire agli invitati ma anche i regali come soldi, buste, oggetti ecc. Un’altra curiosità: gli sposi, oltre ai testimoni, designano anche “i compari di anello”, generalmente una coppia molto vicina alla coppia che si offre di regalare le fedi, per rafforzare ancora di più il legame di amicizia o parentela. Spesso si chiamava il fotografo che faceva anche il filmino.
Il bouquet era realizzato con fiori di campo, fiori d’arancio. La mattina dopo il matrimonio la mattina successiva al matrimonio vi era la tradizione della bon livata (buon risveglio). Non era diffuso il viaggio di nozze ma la cosiddetta “nisciuta di li ottu jorna“: i neo sposi parati a festa, si recavano in chiesa e a pranzo dai familiari. Il pomeriggio era poi dedicato alla visita di “cumpari” e “cummari”.
Oggi
Il matrimonio oggi è abbastanza cambiato in seguito al mutamento delle tradizioni. I matrimoni sono diventati sempre più spettacolari; hanno abbandonato la dimensione domestica per divenire grandi eventi. Ecco che compaiono le sale di ricevimento per banchetti, i menù che oggi accolgono anche piatti appartenenti ad altre culture (sushi, poke). Le location perfette non solo solo le chiese ma anche le spiagge, i castelli, i palazzi. Il matrimonio religioso è affiancato da quello civile che oggi gode di maggiore fruizione e pochi pregiudizi rispetto al passato.
Perdura la tradizione della cunzatina del letto: le amiche nubili però allestiscono la camera con scherzi ed essa rimane chiusa fino all’arrivo degli sposi nella loro casa. Gli sposi si sono affrancati dalle famiglie e non vivono più con loro.
Il fotografo prepara i book fotografici, realizza le fasi di preparazione del matrimonio , usa i droni ecc. I cumpari e le cummari vengono spesso scelti fra amici e conoscenti. Permane la moda dei paggetti e delle damigelle non più rappresentati solo dai piccoli bambini ma anche da ragazze e donne adulte.
Queste le tradizioni e i cambiamenti fra i matrimoni a Biancavilla nel passato e nel presente. I matrimoni sono ancora intrisi di quei sentimenti e di quelle usanze trasmesse di generazione in generazione che rendono il matrimonio siciliano fra i più belli del mondo.