I Fichi a Biancavilla hanno una tradizione speciale: si racconta infatti che il quadro miracoloso della Madonna dell’Elemosina, portato in viaggio da una colonia di albanesi, si fosse radicato fra le foglie di un albero di fico, designando la nascita della città. Per le sue caratteristiche climatiche e per quelle del terreno lavico, Biancavilla è un sito adatto alla coltivazione di questo albero da frutto. Usato anche per produrre il caglio di formaggi tipici siciliani.
Origine dei Fichi
I fichi sono una prelibatezza che si gusta sin dall’inizio dei tempi e uno dei prodotti tipici dell’estate. Si ritiene che la sua origine sia orientale, tanto da essere coltivato in Mesopotamia e in Egitto. Il fico appartiene alla famiglia delle Moracee e cresce spontaneamente nei terreni incolti e rocciosi. Appartiene alla flora tipica del Mediterraneo e ne costituisce una delle caratteristiche più peculiari.
Il fico è una pianta molto antica, ampiamente citata nella Bibbia: Adamo ed Eva indossavano la foglia di fico per coprire le loro nudità dopo la cacciata dal Paradiso terrestre. Usato anche dai Greci e dai Romani in molti campi. L’origine della coltivazione del fico risale molto probabilmente al tempo della Magna Greci. La sua fortuna continuò anche in epoca medievale e moderna.
I frutti: i fichi dell’Etna
Questo frutto si trova copioso anche nelle pendici dell’Etna e nei suoi terreni lavici dove trova un buon ambiente per attecchire quasi spontaneamente, prediligendo i terreni argillosi e sabbiosi, non umidi. Il clima più adatto è quello temperato caldo, tipico della nostra zona. la pianta è infatti resistente alla siccità.
Il fico produce una grossa infruttescenza carnosa, tondeggiante, ricca di zuccheri, detta siconio. I frutti veri e propri sono i semini posti all’interno del fiore che come colore passa dal verde al rossiccio fino al blu-viola; essa è cava, al suo interno vi sono i fiori unisessuali, piccolissimi, che maturano da giugno a ottobre. Il frutto ha dimensioni molto piccole o medie. I fichi freschi vanno raccolti quando la buccia raggiunge la colorazione tipica della cultivar e la polpa è ancora consistente. Si tratta di prodotti delicati e facilmente deperibili, da consumarsi entro pochi giorni dopo la raccolta che avviene a mano. Le foglie del fico sono grandi, scabre, oblunghe, di colore verde scuro.
Esistono centinaia di varietà, le più diffuse sono: fico nero, asciutto e zuccherino; fico verde, morbido dalla buccia sottile e fico viola, delicato, dolce, sicuramente il più succoso dei tre.
La varietà dell’etna è fra le più pregiate, tanto da ambire a ricevere il marchio DOP. A Biancavilla, come già detto, questo prodotto è molto diffuso.
La raccolta ha generalmente luogo nel periodo compreso tra agosto e ottobre e viene fatta a mano.
Proprietà
Questi frutti sono un’ottima fonte di potassio, ferro e calcio, e sono ricchi di vitamina B6, nonché del gruppo A e C. Hanno proprietà lassative e servono anche per il benessere della pelle, realizzando impacchi su ascessi e gonfiori); i fichi leniscono le infiammazioni urinarie e la gastrite. Le foglie di fico aiutano a ridurre i livelli di trigliceridi nel sangue, sono un formidabile antiossidante e sono utili nella prevenzione antitumorale. Sono consigliati a bambini, anziani, atleti ed in gravidanza.
I fichi secchi un tempo venivano usati nella medicina domestica, sotto forma di decotto, per il trattamento delle affezioni respiratorie con tossi e raffreddori.
Dal picciolo, quando il fico viene staccato, esce una sostanza bianca, lattiginosa (‘u latti) che fa parte del metabolismo
della stessa pianta, ricca di enzimi e fortemente appiccicosa .
Usi e ricette dei fichi
I frutti del fico possono essere mangiati sia freschi che secchi. Usati dapperttutto. Esempio pratico ravvisabile come condimento nelle pizze, focacce, crostini; spesso sono serviti assieme al prosciutto crudo e a salumi per creare un mix di sapori contrastanti; alcuni li servono assieme ai formaggi e possono accompagnare anche piatti con carne rossa e bianca.
Impiego principale avviene soprattutto nei dolci con confetture e marmellate, gelatine, sciroppi e liquori, crostate, macedonie, miele, torte e dolci, biscotti.
Conosciuti a Biancavilla come ficu di mieli, i fichi stanno conquistando sempre più palati grazie al loro sapore particolare dato dalle sostanze rimesse nel terreno dall‘Etna.